Royal Hotel Victoria, lungarno Pacinotti

Royal Victoria Hotel, facciata (M. Cerrai, Comune di Pisa)
Royal Victoria Hotel, facciata (M. Cerrai, Comune di Pisa)
Nel X secolo la Corporazione dei Vinajoli, una delle corporazioni artigiane pisane, eresse la torre più antica dell’edificio, visibile sul retro dell’Hotel. Sulla torre l’Università dei Vinajoli teneva le lezioni universitarie e in alcuni ambienti era stata ricavata una locanda. Al momento della prima conquista fiorentina, nel 1406, la torre, rinominata della Sapienza, passò in mano ai capitani fiorentini e la locanda fu chiamata della Vittoria; sulla cima dell’edificio fu issato un Marzocco, il leone fiorentino. Nel 1837 l’edificio fu acquistato da Pasquale Piegaja che trasformò l’antica locanda in Hôtel Royal de la Victoire, nome che fu cambiato in Royal Hotel Victoria, a seguito dell’ascesa al trono della Regina Vittoria, avvenuta in quello stesso anno in Inghilterra, con l’obiettivo di riuscire a ospitare un maggior numero di turisti inglesi, attirati in città dalle buone condizioni climatiche. La vera inaugurazione avvenne nel 1839 quando l’Hotel ospitò i partecipanti al Primo Congresso degli Scienziati Italiani. Il restauro trasformò completamente la buia locanda in un hotel dal gusto contemporaneo, con appartamenti dotati di tutti i confort (compresi i servizi igienici), un luogo dove i clienti, anche con la servitù al seguito, potevano svernare. L’hotel era dotato di un impianto di acqua corrente, riscaldamento centralizzato e un ascensore. Ancora oggi l’hotel mostra i suoi arredi ottocenteschi e novecenteschi, da non perdere l’occasione di vedere il telefono al piano terra e le cucine al primo piano, sede di numerose mostre temporanee.

Ospiti illustri: una grande testimonianza del passaggio di numerosi visitatori sono i libri degli ospiti. Tra le firme e le dediche riconosciamo Charles Dickens, John Ruskin, Virginia Woolf, Paolina Leopardi, Gabriele D’Annunzio, Giulio Einaudi e numerose famiglie reali da ogni continente.
Il Primo Congresso degli Scienziati Italiani: Il matematico Charles Babbage dal 1829 in poi promosse una campagna politica che spingesse tutti gli scienziati europei a formare un’accademia del sapere scientifico sotto la quale identificarsi e quindi avere una certa posizione di prestigio. Carlo Bonaparte, nipote di Napoleone, reduce dai suoi studi statunitensi, riuscì a convincere il granduca di Toscana a riunire nel 1839 tutti gli scienziati italiani a Pisa, in occasione della prima riunione degli scienziati italiani. La città quindi si metteva al passo con le grandi capitali europee ospitando illustri studiosi provenienti da tutto il territorio italiano, fatta eccezione per lo Stato Pontificio che negò ai suoi sudditi la possibilità di partecipare all’evento. In quell’occasione venne inaugurata la statua dedicata a Galileo Galilei che ancora oggi si trova nell’aula magna della Sapienza antica. Il lavoro degli scienziati intervenuti fu organizzato in sei sezioni: 1. chimica, fisica e matematica; 2. geologia; 3. botanica e fisiologia; 4. zoologia e anatomia comparata; 5. agronomia e tecnologia; 6. medicina. Molte delle riunioni si tennero proprio all’interno del 'Caffè dell’Ussero' e i partecipanti al congresso furono ospitati al 'Royal Victoria Hotel', restaurato per l’occasione.
Tra gli ospiti che soggiornarono all’Hotel, negli anni ‘30 del XX secolo c’è anche Karen Blixen. Uno dei suoi racconti si intitola ‘Le strade intorno a Pisa’: il protagonista soccorre una vecchia dama, la cui carrozza si è rovesciata sul ciglio della strada, e lei gli racconta la sua storia, chiedendogli di cercare sua nipote per portarle un messaggio di riconciliazione. Negli ambienti letterari Karen Blixen era conosciuta come Sherazade, ma è celebre per aver scritto La mia Africa da cui è tratto l’omonimo film con Meryl Streep e Robert Redford altri illustri ospiti dell’Hotel sono stati, per citarne alcuni: Umberto Eco, Virginia Woolf, Charles Dickens, Luigi Pirandello, Francis Scott Fitzgerald, Emile Zola…
Il Royal Victoria Hotel nel centro di Pisa, censito dal Ministero dei Beni Culturali come edificio storico, custodisce al suo interno elementi appartenuti ad un ampio ventaglio di epoche che rimandano a suggestioni diverse. Un mondo animato nel corso dei secoli da numerosi ospiti: attori, registi, scenografi, drammaturghi ma anche compositori, musicisti, scrittori, poeti… Al suo interno sono stati girati alcuni film come:
  • L’amore ritrovato (2004) di Carlo Mazzacurati con Stefano Accorsi e Maya Sansa.
  • Puccini e la Fanciulla (2008) del pisano Paolo Benvenuti. Una sala dell’ultimo piano dell’hotel fu completamente modificata per girare alcune scene del film ambientato nel 1908 a Torre del Lago, dove si trova la villa del compositore lucchese Giacomo Puccini, che in quel periodo stava lavorando alla composizione dell’opera La Fanciulla del West. Per aderenza al contesto storico, e per aggiungere pathos alla vicenda, il regista ha deciso di non usare il sonoro, realizzando di fatto un film muto, ma non completamente vengono infatti lasciati sentire i rumori di passi, i fruscii, gli spari, le urla.
  • L’amica geniale (7° puntata, II stagione della Serie Televisiva 2019) nell’edificio del Royal Victoria Hotel, al posto dell’albergo si trova il collegio dove vive Lenù, una delle due protagoniste.
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