Bagni di Nerone
La leggenda di San Torpé: nel I secolo d.C., il pisano Caius Silvius Torpetius, conosciuto anche come Torpé, Torpete e Tropez, fu ufficiale della corte di Nerone. Erano gli anni successivi al passaggio di Pietro Apostolo presso la basilica di San Piero a Grado e Torpé, convertitosi al cristianesimo facendosi battezzare da un eremita del Monte Pisano, fu catturato e torturato, ma a niente valsero tutte le violenze subite: morì solamente a seguito della decapitazione, il 29 aprile del 68 d.C. Il simbolo del suo martirio è la generica palma. La testa fu gettata in Arno e al momento del suo ritrovamento venne sepolta nel luogo dove poi nacque la chiesa. Il corpo di Torpé fu abbandonato in un’imbarcazione alla foce dell’Arno, insieme a un gallo (protezione e guida diurna) e a un cane (notturna). Secondo una leggenda, la barca viaggiò fino alle coste francesi, arrivando in una piccola città chiamata Heraclea e ribattezzata Saint-Tropez in onore del Santo di cui ancora ne custodisce le spoglie.