Il Piano di gestione del sito di Piazza del Duomo

Giudizio Universale (particolare) - Camposanto monumentale
Giudizio Universale (particolare) - Camposanto monumentale

Il Piano di gestione del sito Patrimonio Mondiale di Piazza del Duomo a Pisa è stato ultimato nel 2021, dopo un percorso durato circa due anni. Per la prima volta dal 1987 si è arrivati a produrre il necessario strumento per la pianificazione, la gestione e il monitoraggio del sito pisano, indispensabile anche per il suo mantenimento nella Lista del Patrimonio Mondiale.

Il percorso di progettazione strategica e redazione del Piano è il risultato di un processo di collaborazione e cooperazione delle istituzioni coinvolte a vario titolo nelle azioni di tutela, gestione e valorizzazione del sito: il Ministero della Cultura (attraverso l’Ufficio Unesco del Segretariato Generale, il Segretariato Regionale della Toscana e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno), la Regione Toscana, la Provincia di Pisa, il Comune di Pisa e l’Opera della Primaziale Pisana hanno istituito nel 2014 un Comitato di Pilotaggio quale organismo di confronto e condivisione degli obiettivi di conservazione, fruizione e valorizzazione del sito iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale dal 1987.

In due anni è stato realizzato un intenso percorso di analisi, progettazione e pianificazione di azioni e strumenti finalizzato alla conservazione e alla valorizzazione del Valore Universale Eccezionale del sito riconosciuto dall’UNESCO. Il risultato è un documento completo, chiaro, flessibile, inteso come un fondamentale riferimento strategico e operativo, fondato su valori, visione, missione e obiettivi condivisi da tutti i soggetti del Comitato di Pilotaggio.

Il Piano si articola in una strategia di intervento quinquennale, elaborata per mitigare i rischi legati alle calamità naturali e all’attività antropica correlata al turismo intensivo, nonché per valorizzare il sito come complesso monumentale unitario. Il documento individua altresì la necessità di rafforzare le competenze gestionali, di divulgare la conoscenza e i valori del Patrimonio mondiale e di rafforzare il senso di appartenenza nelle comunità locali, prevedendo la realizzazione di azioni ad hoc attraverso la cooperazione tra i soggetti del Comitato di Pilotaggio e il coinvolgimento di altre istituzioni attive sul territorio.

I 5 Obiettivi Strategici della Convenzione di Budapest, noti come “5C” (Credibility, Conservation, Communication, Capacity Building e Community Engagement), costituiscono il primo riferimento per la definizione del programma di intervento da realizzare. Inoltre, le 5C hanno rappresentato il framework di indagine per individuare criticità e fabbisogni del sito emersi grazie a numerosi confronti con i soggetti istituzionali coinvolti e dalle analisi condotte dal gruppo di lavoro. A questi stessi obiettivi intendono rispondere le 17 Schede d’Azione: progetti messi a punto per dare operatività alla strategia.