Delimitazione del sito Patrimonio Mondiale

La core area riconosciuta dall’UNESCO

 

Il sito Patrimonio Mondiale di Piazza del Duomo rientra nella cosiddetta core area, vale a dire la zona di maggior rispetto riconosciuta dall’UNESCO, che si estende per 8,87 ettari, comprendendo tutta la Piazza e gli edifici in essa presenti.

Identificazione della core area del sito di Piazza del Duomo a Pisa. Fonte: UNESCO World Heritage Center.
  • Identificazione della core area del sito di Piazza del Duomo a Pisa
    (Fonte: UNESCO World Heritage Center) e sue caratteristiche.

 

All’interno della core area si riscontra un’eterogeneità di architetture che concorre a rendere tale brano della città unico nel suo genere. La Piazza si distingue per il connubio di caratteri classici, paleocristiani, lombardi e orientali. Sono gli edifici stessi a modulare e generare lo spazio della core area, costituendo un unicum nel suo genere e pertanto fortemente sensibili alla necessità di essere regolati da un regime vincolistico adeguato. La gestione di questi beni garantisce un buono stato di conservazione dei manufatti che devono, altresì, essere resi costantemente fruibili dall’ingente flusso turistico che caratterizza la Piazza.

Nella core area del sito si trovano 14 beni sottoposti a vincolo diretto, inclusa la stessa area della Piazza: la Cattedrale di Santa Maria Assunta all’interno della quale si trova la Cappella di San Ranieri; il Campanile della Cattedrale; il Battistero di San Giovanni, al cui interno si trova il Pulpito a opera di Nicola Pisano; lo stralcio di mura, parte dell’antico sistema di fortificazione medievale ancora chiaramente riconoscibile all’interno del tessuto storico; il Camposanto Monumentale, cimitero che chiude il lato Nord di Piazza del Duomo; il Palazzo dell’Opera della Primaziale Pisana; il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa; il Cimitero Ebraico; l’Arcivescovado; alcuni immobili ubicati nei pressi di via Cardinal Pietro Maffi.

L’attuale configurazione della core area risale al 2007, in occasione della XXXI Conferenza del Comitato del Patrimonio Mondiale, quando l’Italia ha proposto di ampliare l'area iscritta nel 1987, includendo in essa tutti e tre i principali assi visivi che conducono alla Piazza:

  • L’avvicinamento da sud lungo la Via Santa Maria al Duomo;
  • Il successivo avvicinamento orientale attraverso la seconda porta, aperta nel XV secolo dai fiorentini, che cambiarono radicalmente la percezione della piazza spostando la prima vista dalla Cattedrale al nuovo Palazzo dell'Arcivescovado, simbolo di nuovo potere politico;
  • L’avvicinamento da est, risalente al XIX secolo, lungo una nuova strada, la Via Torelli, focalizzato sul Campanile.

 

La buffer zone e il suo ruolo a tutela e protezione del sito

 

All’interno delle Linee Guida Operative per l’applicazione della Convenzione sul Patrimonio Mondiale è definito il concetto di buffer zone, in italiano “zona tampone” o “cuscinetto”, quale “area a garanzia di un livello di protezione aggiuntiva ai beni riconosciuti come Patrimonio Mondiale”.

Nel 2007 l’Italia ha proposto e ottenuto che la buffer zone del sito Patrimonio Mondiale di Pisa coincidesse con il centro storico della città, che si si estende principalmente a sud e ad est della core area, su una superficie di circa 245 ettari, ed è già oggetto di un regime normativo specialistico di tutela, in ottemperanza alla legislazione nazionale.

Identificazione della Buffer zone del sito di Piazza del Duomo a Pisa. Fonte: UNESCO World Heritage Center.
  • Identificazione della Buffer zone del sito di Piazza del Duomo a Pisa.
    (Fonte: UNESCO World Heritage Center) e sue caratteristiche.

 

A nord, l’area si estende poco oltre Piazza del Duomo fino a Via Contessa Matilde, a sud fino a Viale Francesco Bonaini - nei pressi della Stazione Centrale, a est fino a via Bonanno Pisano e a ovest fino a via Vittorio Veneto. Essa comprende al suo interno edifici laici ed ecclesiastici di importanza storico-artistica, affidati a enti di diversa natura.

La buffer zone è dunque attraversata dal fiume Arno che definisce, inevitabilmente, uno dei caratteri del contesto. Lungo le sponde del fiume si affacciano numerosi palazzi e dimore signorili realizzati a partire dal Cinquecento. All’interno del nucleo urbano di Pisa sono presenti i resti di un antico complesso termale noto come “bagni di Nerone”, il tratto terminale dell’acquedotto mediceo, l’opera del sostegno nella località di Porta a Mare legata all’antico canale navigabile dei Navicelli, l’ultimo tratto del quale lambiva le mura urbane presso il bastione Stampace.

La presenza di un sistema di verde urbano costituito da parchi e aree pubbliche e private e dagli altri sistemi di connessione (aree agricole di margine, le aree urbane di pertinenza fluviale anche attrezzate con percorsi) assicura la continuità tra lo spazio antropizzato e l’assetto naturalistico circostante, configurandosi come elemento di qualificazione paesaggistica.

Il carattere del centro storico deriva dalle plurime trasformazioni, succedutesi nel corso dei secoli all’interno della città che, prima tra quelle toscane, ha visto uno sviluppo politico e culturale senza precedenti. La forma urbis, dunque, scaturisce dalla fusione dei tre nuclei riuniti nella cerchia muraria del 1155. Il tessuto medievale è tutt’ora riconoscibile in particolare nell’impianto urbanistico e nella ricorrenza della tipologia edilizia della “casatorre” (costruzione fortificata utilizzata a partire dal X secolo con funzioni militari e abitative; inoltre, la presenza di eccellenze monumentali quali la cinta muraria, le numerose chiese romaniche e le strutture fortificate dei bastioni e degli arsenali, ne determinano la cifra inconfondibile.