Iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale

Giudizio Universale (particolare) - Camposanto monumentale
Giudizio Universale (particolare) - Camposanto monumentale

Nel dicembre del 1987 la Piazza del Duomo di Pisa è entrata a far parte della Lista del Patrimonio Mondiale (in inglese World Heritage List o WHL).

È il sesto sito culturale italiano inserito nella Lista in ordine cronologico e i motivi delle sua iscrizione rispondono a una serie di criteri che concorrono a determinarne l’Eccezionale Valore Universale.

Questi i criteri individuati dal World Heritage Center dell’UNESCO:

 

  • (i) Esempio artistico unico di disegno spaziale, Piazza del Duomo contiene quattro capolavori assoluti di architettura: la Cattedrale, il Battistero, il Campanile, il Campo Santo. All’interno di questi monumenti ci sono tesori d’arte famosi in tutto il mondo come le porte di bronzo e mosaico della cattedrale, i pulpiti del battistero e della cattedrale, gli affreschi del Campo Santo e molti altri” [1].
     
  • (ii) I monumenti di Piazza del Duomo hanno influenzato considerevolmente lo sviluppo dell’architettura e dell’arte monumentale in due differenti epoche storiche: 1) La prima, dal secolo XI al 1284, considerato il momento più florido di Pisa. In quegli anni fu creato un nuovo modello di chiesa caratterizzato dalla raffinatezza dell’architettura policroma e dall’uso del loggiato. Lo stile pisano che comparse la prima volta con la realizzazione della cattedrale può essere ritrovato in Toscana (in particolare a Lucca e Pistoia), ma anche entro il dominio marittimo di Pisa, come dimostrato, in forme più semplici, dalle pievi della Sardegna e della Corsica. 2) La seconda epoca, durante il secolo XIV: mentre l’architettura in Toscana era dominata dallo stile monumentale di Giovanni Pisano (che scolpì il pulpito della cattedrale tra il 1302 ed il 1311), una nuova fase dell’arte pittorica, il Trecento, fu inaugurata subito dopo l’epidemia della peste (si pensi a “Il trionfo della Morte”, affresco di Francesco Traini al Campo Santo [2], c. 1350).
     
  • (iv) Il complesso monumentale di Piazza del Duomo, formato da edifici religiosi realizzati per assolvere a funzioni distinte e specifiche, costituisce un eccezionale esempio di architettura cristiana di epoca medievale.
     
  • (vi) Fu all’interno della cattedrale che Galileo Galilei (1564-1642), osservando l’oscillazione dei candelieri bronzei creati da Battista Lorenzi, scoprì, all’età di 19 anni, la teoria dell’isocronismo delle piccole oscillazioni, preludio dei suoi lavori anticipatori sulla dinamica. Dalla cima del campanile, egli condusse esperimenti che lo portarono a formulare le leggi che governano la caduta dei gravi. Due dei principali edifici di Piazza del Duomo sono direttamente e materialmente associati ad uno stadio decisivo della storia della fisica [3].
     

L’UNESCO, dunque, riconosce nel sito pisano un unicum architettonico che ha ispirato, nei secoli, le opere realizzate sul territorio cittadino, in Toscana e in tutta Italia. I monumenti custoditi in Piazza del Duomo hanno influenzato lo sviluppo di gran parte dell’architettura sacra delle epoche successive, specialmente nell’utilizzo a fini decorativi di marmi policromi e del loggiato: in città si ricordano la Chiesa di Santa Maria della Spina, la Chiesa di San Michele in Borgo, la Chiesa di San Pietro in Vinculis e la Chiesa realizzata di San Paolo all’Orto, mentre le pievi in Sardegna e in Corsica, ad esempio, costituiscono testimonianza della grande risonanza territoriale assunta da Pisa, a partire dall’anno Mille, come Repubblica marinara.

L’intero complesso monumentale di Piazza del Duomo, pur ispirandosi a stili d’oltremare e a strutture esistenti per forme e dimensioni, si afferma come un virtuoso esempio di architettura, innovativo e unico nel suo genere. 

Non sorprende, quindi, che esso rappresenti per l’Italia un simbolo identitario di notevole importanza. La stessa Torre pendente, forse la più celebre torre al mondo, è un emblema dell’arte italiana all’estero. Edificata tra il 1173 e il 1350, su progetto di un architetto tuttora ignoto, la Torre campanaria rappresenta uno straordinario modello architettonico, famoso per la sua pendenza dovuta al terreno argilloso su cui è stata edificata. Addirittura, come suppone l’architetto De Angelis d’Ossat la pendenza sarebbe stata decisa da principio per arbitrariamente sovvertire il verticalismo architettonico dell’epoca e ostentare un’ideale di libertà dai canoni estetici vigenti.

 

Note:

  1. Inscriptions on the World Heritage List, CONF 005 VII A– Piazza del Duomo, Pisa. Fonte: http://whc.unesco.org/en/list/395
  2. Attualmente l’opera è attribuita a Buonamico di Martino, detto Buffalmacco, pittore fiorentino tra i massimi rappresentanti della pittura gotica in Toscana.
  3. Fonte: http://whc.unesco.org/en/list/395, traduzione a cura di: Ass. Beni italiani Patrimonio Mondiale.
  4. Benevolo L., Le città nella storia d’Europa, Ed. Laterza, 2007