
Chiude la Stagione 2016/17 al Teatro Era Medea di Euripide, un grande classico adattato e diretto da Gabriele Lavia. Un lavoro che scava nell'animo umano e nei grandi interrogativi della vita: Federica Di Martino è Medea. Una Medea della diversità e dell'istinto attraversati da folgoranti visioni tragiche, sullo sfondo di una rilettura dove a emergere è la modernità della potenza passionale e devastatrice della protagonista. "È un testo sconvolgente", afferma Lavia, "di una bellezza e di una contemporaneità commoventi". Note di regia "Medea è una donna tradita, è una donna che viene da lontano. È 'figlia del Sole', non perché partorita dal dio Sole, ma perché viene dal mondo in cui il Sole sorge. Viene dal Caucaso, dall'Oriente, è un'altra cultura. È quel mondo che parla il 'barbar', cioè balbetta la lingua greca, da cui 'barbaroi', 'barbari'.
Parliamo di un capolavoro assoluto, che tira dentro e non si lascia svelare. Nessun regista può interpretarlo. La verità è che Medea ha interpretato me. Lei mi ha piegato, mi ha portato a realizzare questo allestimento: l'ho traghettato dal V secolo avanti Cristo a oggi, seguendo quel procedimento di traslazione e di traduzione-tradizione che rende contemporanea un'opera arcaica. Non si può fare uno spettacolo andando a ritroso nel V secolo e rimanendo là. Bisogna andarci per poi tornare ai nostri giorni". Gabriele Lavia.
Fondazione Teatro della Toscana MEDEA di Euripide traduzione Maria Grazia Ciani adattamento Gabriele Lavia con Federica Di Martino, Simone Toni, Mario Pietramala, Giorgio Crisafi, Angiola Baggi, Francesco Sferrazza Papa e con Barbara Alesse, Ludovica Apollonj Ghetti, Silvia Biancalana, Maria Laura Caselli, Flaminia Cuzzoli - Alice Ferranti - Giulia Gallone - Giovanna Guida - Katia Mirabella - Sara Missaglia - Marta Pizzigallo - Malvina Ruggiano - Anna Scola scenografia Alessandro Camera costumi Emanuele Zero musiche Giordano Corapi e Andrea Nicolini luci Michelangelo Vitullo foto di scena Tommaso Le Pera regia Gabriele Lavia