Giovedì 24 luglio alle ore 21, presso il Giardino Scotto, si terrà "Antenati", uno spettacolo di Marco Paolini che intreccia racconto, scienza, ironia ed emozione.
Antenati ci accompagna in un viaggio attraverso l’evoluzione della nostra specie, tra difficoltà, svolte, domande e scelte che ancora oggi ci riguardano. Attraverso parole, immagini, storie e riflessioni, Paolini ci guida in un percorso che unisce passato e presente, narrando la storia delle 4.000 generazioni che ci collegano ai nostri antenati comuni.
Una grande “riunione di famiglia” che ci ricorda da dove veniamo e ci invita a pensare con lucidità e immaginazione al nostro futuro, in un’epoca di cambiamenti climatici e trasformazioni globali.
Questo evento fa parte della rassegna Animali Narranti - tane di parole per grandi e piccini | giugno/settembre 2025, è una rassegna di narrazione e arte con spettacoli teatrali per adulti e bambini, una mostra, laboratori e performance interattive.
A cura di Acquario della Memoria e Spazio Mumu in collaborazione con VivaVoce. Realizzata con il contributo di Fondazione Pisa, il patrocinio del Comune di Pisa, in collaborazione con Università di Pisa, FIAB Pisa, Libreria Ghibellina, Xdas, Fondazione Tuono Pettinato, Gli Anni In Tasca, SMS Biblio - Comune di Pisa e Topipittori, sponsorizzata da Net7 Campano e Gelateria De' Coltelli.
Prenotazione consigliata sul sito https://www.spaziomumu.com/evento/antenati/ o chiamando il numero +39 371 6520416.
Marco Paolini è attore, autore e regista italiano (1956). Autodidatta, attore di strada e clown, ha trovato i principi e la disciplina necessari al mestiere nell'attività dell'ISTA (International School of Theatre Anthropology) di E. Barba (Volterra, 1981). Partendo dai ricordi di bambino, ritrova la sua origine di portavoce della tradizione orale, narratore epico di una storia che verrà ricordata e rivissuta solo grazie alle parole e al loro tramandarsi.
Nel 1999 ha fondato Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il documentario e il cinema. Il suo è un teatro di narrazione in cui l'attore, ritrovando lo scambio interpersonale che tiene viva l'attenzione dello spettatore, aggancia quest'ultimo al filo della storia e continua a catturarlo respiro dopo respiro. Ispirandosi alla lezione di Dario Fo, ha inaugurato una fortunata esperienza di affabulatore solista. Per la televisione ha realizzato spettacoli, trasmissioni e racconti in diretta seguiti da milioni di spettatori.