Furio Scarpelli

Categoria: 
Luogo: 
Cineclub Arsenale
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Giovedì 28 febbraio al Cineclub Arsenale di Pisa il ricordo di uno degli autori più importanti del cinema italiano, Furio Scarpelli - un autore che ha scritto i copioni di Monicelli e Risi, Comencini e Germi, fino a Scola e Virzì - attraverso la presentazione di un libro e un documentario che raccontano la vita e la carriera del grande sceneggiatore. Alle 18.30 viene presentato il libro "Furio Scarpelli - Il cinema viene dopo" di Alessio Accardo, Chiara Giacobelli e Federico Govoni (edizioni Le Mani 2012), biografia ufficiale del celebre sceneggiatore.  Alla presentazione, intervengono insieme a Federico Govoni, il figlio di Furio  Scarpelli, Giacomo,  il nipote Filiberto e il regista Francesco Ranieri Martinotti autore del documentario "Il racconto prima di tutto".

Subito dopo la presentazione del libro viene proiettato il documentario "Il racconto prima di tutto" nel quale il regista Martinotti e Giacomo Scarpelli danno vita a una narrazione intensa e emozionante ambientata nell’amata Toscana. Furio Scarpelli, bimbetto, appare nei primi anni ‘20 assieme al fratellino e al padre Filiberto: stanno imparando l’arte del disegno, altri brani ci raccontano poi un’epoca attraverso le vacanze di Furio, quando la spiaggia di Castiglioncello era il ritrovo di Calvino, Monicelli, Suso Cecchi D’Amico. Preziosi estratti, dai colori sbiaditi, filmati dallo stesso Scarpelli padre, ci rimandano ad una vita intensa, quella degli anni ’60 di cui  egli è naturalmente protagonista. Il documentario è costruito anche con interviste inedite e aneddoti ricordati da Monicelli, Francesca Archibugi,  Paolo Virzi, Ettore Scola e altri personaggi legati al grande sceneggiatore da un vissuto intenso e memorabile.  

Alle 20.30 sarà proiettato  "Tormenti - Film disegnato". Un film scritto e disegnato da Furio Scarpelli e sceneggiato insieme al nipote Filiberto che lo ha ultimato. Una graphic novel in movimento con le voci degli attori (Alba Rohrwacher, Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea, Elio Pandolfi) e le musiche di Bruno Moretti che accompagnano la storia che scorre sullo schermo. Un’opera plurimediale che riesce a essere al contempo un omaggio illustrato ai “romanzi popolari” scritti per Monicelli e Germi, un “fotoromanzo storico” ripreso dalla particolare tecnica del “film a disegni” adottata da Filiberto Scarpelli, che si muove all’interno degli statici quadri dello zio con movimenti di macchina e sovrapposizioni per raccontare la storia di un triangolo amoroso che comincia nella Roma fascista e finisce nella Spagna franchista.