Chiesa di San Sisto in Cortevecchia
La chiesa di S. Sisto fu edificata in Cortevecchia nel 1087, all’indomani della conquista dell’emporio tunisino di Al Mahdiya. Il 6 agosto, in onore del santo, si festeggiano le vittorie militari della Repubblica Pisana, spesso avvenute in quella data. Il toponimo Cortevecchia invece ricorda la presenza in quell’area del centro politico della città altomedievale, quando vi doveva risiedere il gastaldo (ufficiale regio) longobardo.
La chiesa ha mantenuto fondamentalmente il suo aspetto medievale, anche se ha subito molteplici restauri intorno alla metà del Quattrocento, all’inizio del XVII secolo e ancora negli anni sessanta del Settecento.
La facciata è tripartita, con profilo decorato ad archetti ciechi e bacini ceramici sopratutto di importazione dall’area islamica occidentale; in basso sono tre porte e al centro una bifora di recente inserimento. Il fianco sinistro mantiene invece l’aspetto originale, con muratura in piccole bozze di calcare, alla cui sommità si trova lo stesso sistema decorativo della facciata. L’interno è a tre navate, divise da colonne di granito e marmo cipollino con capitelli anche antichi reimpiegati nella fabbrica medievale. Due frammenti di imbarcazione, un timone e un albero (XIV-XV secolo), addossati agli angoli della controfacciata, ricordano il ruolo avuto dalla chiesa sotto il patronato del Comune di Pisa. La funzione anche civica dell’edificio religioso è sottolineata anche dalla presenza in questa stessa posizione dei gonfaloni dei quattro quartieri di Pisa.
Il campanile, posizionato sul retro della chiesa, ha il basamento in pietra e il fusto in laterizi, decorazione ad archetti ciechi associati a bacini ceramici e copertura a cuspide.