Luogo:
SMS Biblio Pisa via San Michele degli Scalzi - Pisa
Data iniziale:
Data finale:
di Giulia Piccolino
Edizioni ETS, 2012
Mercoledì 19 febbraio 2014
Sarà presente l’autrice
Introduce e modera: Giovanni Nardi, giornalista
Partecipano: Athos Bigongiali, scrittore
Maria Stella Rognoni, Università di Firenze
Letture a cura di: Federico Guerri
“Mi confondono forse con la comune plebaglia? Dimenticano forse che sono un re? Quale re ha mai tenuto in considerazione il rispetto della razza umana? Voglio dire, nel profondo del suo cuore!”
Fine del XIX secolo, era della supremazia europea e della fiducia illimitata nel progresso. Leopoldo II è un sovrano le cui ambizioni sterminate non riescono a limitarsi ai confini del piccolo regno del Belgio. Cavalcando l’ondata di entusiasmo del pubblico europeo per le imprese coloniali e assicurandosi l’appoggio di Henry Morton Stanley, il più celebre esploratore della sua epoca, il re riesce a impossessarsi di un immenso territorio dell’Africa Centrale.
Leopoldo II si fa passare agli occhi del pubblico per un filantropo e un benefattore. Ma in realtà il re mira soprattutto a sfruttare le ingenti risorse naturali del Congo con tutti i mezzi possibili. I suoi piani però trovano un ostacolo inaspettato quando la sua strada incontra quella di Edmund Dene Morel, oscuro impiegato di una compagnia di spedizioni britannica, e di Roger Casement, eccentrico avventuriero e diplomatico di origine irlandese.
Se l’incredibile storia di Leopoldo II e del “suo” Congo non fosse vera sarebbe un romanzo. O forse una commedia grottesca. Nelle pagine divertenti e amare della pièce teatrale scritta da Giulia Piccolino si affollano molti dei grandi e piccoli protagonisti della storia del Congo: pionieri guidati dalla voglia di rivalsa sociale o dall’avidità, più che dalla fiaccola del progresso, uomini di stato coraggiosi o vigliacchi, avventurieri, missionari, commercianti, uomini di cultura. Su tutti si staglia la figura di Leopoldo II, un cattivo forse meno inattuale di quanto ci piacerebbe pensare.
L’autrice
Giulia Piccolino è nata a Pisa nel 1983. Ha conseguito nel 2012 un dottorato di ricerca in Storia delle Relazioni Internazionali presso l’Università di Firenze ed ha vinto nel 2014 una borsa della prestigiosa fondazione Alexander Von Humboldt per trascorrere due anni come ricercatrice post-doc presso il German Institute of Global and Area Studies di Amburgo. In passato ha lavorato in Sudafrica presso l’Università di Pretoria e in Costa d’Avorio per le Nazioni Unite e il Centro Carter. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla politica e le relazioni internazionali dell’Africa Subsahariana. “Vive la Civilisation!” è il suo primo libro di narrativa.
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