Esplorare i confini del Cosmo

Esplorare i confini del Cosmo
Esplorare i confini del Cosmo
Luogo: 
Giardino La Nunziatina
Data iniziale: 
Data finale: 

Venerdì 7 ottobre | ore 18:30

Evento a cura di EGO - Osservatorio Gravitazionale Europeo. Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa.

La serata aperta a tutti è un dialogo alla frontiera della nostra conoscenza dell'Universo con le  spettacolari immagini del James Webb Space Telescope e dell’Event Horizon Telescope e i suoni delle onde gravitazionali rivelate da Virgo.

Il dialogo alla frontiera della nostra conoscenza dell'Universo avrà come protagonisti Steven Shore dell'Università di Pisa, ricercatore del James Webb Telescope; Mariafelicia De Laurentis, Università Federico II di Napoli e INFN e ricercatrice dell’Event Horizon Telescope e Stavros Katsanevas, Direttore dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo di Pisa.

La seconda e attesa serata per parlare del Cosmo arriva al Giardino pisano dopo l’applaudito incontro Donne in ascolto del cosmo, che la scorsa settimana ha visto l’intervento delle tre scienziate Pia Astone, Ornella Juliana Piccinni e Julia Casanueva sul tema delle sfide di Virgo in ascolto dei segnali dei fenomeni più remoti e violenti dell’Universo.

Esplorare, osservare e ascoltare l’Universo remoto, a distanze sempre più grandi dalla Terra e con precisione e sensibilità sempre maggiori. Venerdì 7 ottobre alla Nunziatina saranno proprio  alcuni dei protagonisti delle imprese scientifiche più straordinarie di questi ultimi anni a raccontarci fino a che punto oggi riusciamo ad avvicinarci ai confini del Cosmo con  grandi telescopi e ‘antenne’ sulla Terra e nello Spazio. Come il James Webb Telescope, il telescopio spaziale di Nasa, Asc ed Esa che ha aperto i suo occhi sullo Spazio profondo solo pochi mesi fa e ci ha inviato immagini di galassie e regioni remote dell’Universo, come mai era stato possibile vederle. Un’altra straordinaria fotografia, questa volta di uno degli oggetti cosmici più estremi e misteriosi, il buco nero al centro della Via Lattea, è stata realizzata invece dalla rete  planetaria di radiotelescopi, chiamata Event Horizon Telescope (EHT). Queste antenne sparse sulla Terra sono infatti riuscite a captare i segnali radio emessi dalla materia incandescente che avvolge l’orizzonte degli eventi, ovvero il confine oltre il quale materia e luce spariscono, inghiottite dal buco nero. Non poteva mancare, infine, tra i temi dell’incontro, la (probabilmente) più grande rivoluzione astronomica di questo secolo: quella delle onde gravitazionali, rivelate dalle antenne gravitazionali LIGO negli Usa e Virgo, in provincia di Pisa, in ascolto di violenti e remoti fenomeni cosmici, come fusioni di buchi neri e di stelle.