L’esposizione presenta al pubblico dipinti e lavori unici in tecniche varie, raramente esposti, quali esempi di maestria e libertà pittorica del Principe di Bocca d’Arno.
Diverse opere dagli anni Venti di impostazione classica e derivazione toscana, opere dagli anni trenta che documentano il “passaggio” dal post macchiaiolo al mondo esclusivo dell’Artista, fino agli anni sessanta in cui le forme, i colori si armonizzano perfettamente con l’inimitabile poetica di Viviani.
Può essere osservata la tecnica pittorica innovativa, la scelta dei colori contrastante con quelli usati dai pittori suoi contemporanei, l’uso di matite colorate dermografiche e pastelli morbidi molte volte corretti in studio con polvere di mattone, rossetti per labbra ecc.
Nel cinquantenario della morte, il Museo Piaggio rende omaggio al più importante degli artisti pisani colmando la grave lacuna della Storia dell’Arte del Novecento che ha esaltato Viviani principalmente come incisore e litografo, lasciando colpevolmente sotto tono le sue eccezionali qualità pittoriche e grafiche.