Bach forever, titolo scelto dal direttore artistico Carlo Ipata per la 21° edizione del Festival Toscano di Musica Antica.
Come dire che nonostante i suoi 331 anni, Johann Sebastian Bach non morirà mai, e il costante incremento del pubblico del festival in questi ultimi anni sembra confermarlo.
Apre il festival il liutista tedesco Peter Grader venerdì 26 alle 19 nel Chiostro della Chiesa del Carmine, con la Suite BWV 1007 di Bach introdotta da una sonata di Giovanni Zamboni. Alle 21.15 nella Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri Roberto Menichetti si esibirà in un repertorio bachiano per organo. Ancora Bach, ma questa volta con il clavicembalo per il concerto pomeridiano del giorno successivo, conCarlo Pernigotti che si esibirà presso la Sala del Capitolo adiacente al chiostro della Chiesa di San Francesco. Evento imperdibile poi la sera di sabato 27 presso la Chiesa di Santa Cecilia con la celebre soprano Roberta Invernizzi accompagnata dall'orchestra di Auser Musici e con solista al flauto traversiere lo stesso Carlo Ipata, per un concerto dedicato a Gasparini.
Concludono il festival domenica 28 il violinista Attilio Motzo presso il Bastione San Gallo (ore 19) e la soprano Jennifer Schittino accompagnata dall'organo, ancora una volta presso la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri, e con un programma sacro dedicato a Bach e Vivaldi.