Antroporti

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Categoria: 
Luogo: 
Pisa
Data iniziale: 
Data finale: 

Venerdì 10 luglio in Corte Sanac (Porta a Mare): “Alice alla corte”, ispirato a “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie” e “Alice nello Specchio” di Lewis Carroll. Coreografia di Flavia Bucciero  con Flavia Bucciero, Sabrina Davini, Laura Feresin (dalle 20 con aperitivo). Un’ Alice raccontata attraverso il linguaggio della danza, strumento privilegiato per oltrepassare i confini del reale. Con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana, Comune di Pisa

Dalle ore 21,30 “Piccoli suicidi in Ottava Rima -Vol. I e II”, con la regia di Giovanni Guerrieri per la compagnia I Sacchi di Sabbia con la collaborazione della storica Compagnia del Maggio “Pietro Frediani” di Buti diretta da Dario Marconcini.

Venerdì 17 luglio in piazza delle Vettovaglie: “Surrealista Cabaret” - La Ribalta Teatro (ore 20). Lo spettacolo, interpretato da due attori-giullari, preceduto da un prologo introduttivo che apre in un’atmosfera decisamente da cabaret, è suddiviso in quattro storie: nella prima si racconta di come le banche, attraverso il  sistema del debito, obbligano il popolo a lavorare per esse (e non invece per la dignità di  questo, come sarebbe d’uopo); la seconda storia narra di come la giustizia sia una peculiarità  solamente di chi detiene il potere, la terza della morte sul lavoro di due pompieri e la quarta di  come la Chiesa abbondi nell’oro e nello sfarzo e abbia dimenticato la carità verso gli ultimi e i poveri.

Sabato 25 luglio nel giardino del Teatro Lux, “Adieu Callas”, testo e regia di Claudio Neri con Patrizia Hartman ed Erles Modafferi. Produzione Teatro del Tè /Festival Antroporti. Biglietto: 5 euro. “Adieu Callas” - frutto di una lunga ricerca bibliografica sulla vita artistica e personale della cantante -  ripercorre le ultime 24 ore di vita di Maria Callas. Il giorno del 15 settembre 1977 Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou, in arte Maria Callas, si trova in lettino di un pronto soccorso a causa di un malore e sotto mentite spoglie, accetta suo malgrado, un successivo controllo domiciliare, nel giorno successivo, da parte di una infermeria di nome Lorette, presso il suo appartamento parigino di Avenue  Georges Mandel 36. E come in un delirio, la grande cantante greca riceve questo  personaggio femminile misterioso sotto le spoglie di una inesperta e volgare  infermiera che in ogni momento svela aspetti sempre più intricanti e misteriosi della  sua presenza, Maria parla con lei prima mentendo la sua vera identità, poi drammaticamente si dichiara, poi elabora conflitti ancora aperti con la propria vita,  detta le sue ultime volontà, dialoga con i fantasmi da lei stessa evocati che l'hanno  accompagnata per tutta la sua vita, rievoca il passato di artista e di donna, per un  finale veramente a sorpresa e di grande effetto. In sottofondo le arie registrate della Callas e una scenografia scarna e minimalista.